Storia e Arte

La Certosa di Pesio è stata terza tra le molte a essere fondate dai Certosini di san Bruno. «Questo luogo è nato nel 1173 da un gruppo di monaci provenienti dalla Gran Certosa di Grenoble.

Posero la prima pietra lungo il fiume Pesio quando la valle era quasi disabitata, e realizzarono il monastero che divenne un polo di vita religiosa, culturale e sociale importantissimo.

Oltre alle strutture proprie della Certosa, il monastero comprendeva anche alcune grange, sia in montagna che in pianura. Oggi si potrebbe dire che i monaci hanno trasformato l’ambiente della valle in modo sostenibile.

Dopo la soppressione degli ordini monastici, la Certosa è rimasta vuota, poi è stata trasformata in uno stabilimento idroterapico, infine è stata di nuovo abbandonata. Nel 1934 l’Istituto Missioni Consolata acquistò un edificio fatiscente».

I primi missionari che l’hanno abitata e che hanno iniziato a ristrutturarla sono stati i MIssionari della Consolata. D’estate andavano ad aiutarli anche i seminaristi del liceo, della filosofia e della teologia.

Negli anni ‘41 e ‘42 il governo l’ha sequestrata per ospitare anziani in fuga dalla guerra. Dopo di che, i lavori di ricostruzione sono ripresi, e il primo anno di noviziato è stato il ‘49.

I Missionari della Consolata, oltre a pregare e studiare, quindi, hanno lavorato alla ristrutturazione dell’imponente complesso. Quegli stessi missionari, dopo l’esperienza in Certosa, sono poi partiti per i quattro continenti dove hanno costruito scuole, ospedali, acquedotti!

Nel settembre 1982, la Certosa ha smesso di essere sede del noviziato per i Missionari della Consolata, per intraprendere la sua vocazione attuale di Casa di Spiritualità.

Affresco della Madonna della Misericordia, opera della prima metà del 1400.
La Madonna è raffigurata mentre tiene sotto suo manto protettivo i monaci certosini raccolti ai suoi piedi,. Alla sua destra i padri e alla sua sinistra i conversi, (senza barba e senza tonsura).
Di notevole interesse artistico è il porticato lungo 250 metri adornato da colonnine in stile romanico, sotto cui si aprivano le celle dei monaci.
Dal chiostro vi è l’accesso alla cappella del Priore, un piccolo locale con decorazioni affrescate da scene religiose e finte prospettive del XVIII secolo.
La chiesa dell’Assunta ,(Chiesa Abbaziale superiore) risale al sedicesimo secolo. Si possono ammirare gli affreschi dei pittori Jan Claret (Scene della vita del Signore e della Vergine), di Antonio Parentano nella volta del presbiterio e stucchi decorativi.